Oggi a Radio24 Gianluca Nicoletti, ha intervistato Tiziano Panconi, presidente del Museo Archives Boldini Macchiaioli, che si è raccontato mettendo a nudo i suoi segreti di storico dell’arte e le sue passioni personali. Un viaggio che si è dipanato tra ricordi privati e tecniche professionali per sopravvivere nel mondo dell’arte. Così l’intellettuale pistoiese, il massimo esperto in italia dei macchiaioli e di Boldini, ha parlato delle sue competenze professionali, della indiscussa capacità di riconoscere i falsi che gli è valsa la stima di tutto il mondo del mercato dell’arte nel Paese e anche oltre confine, ma anche delle manie che fin da piccolo lo hanno accompagnato nel viaggio dell’arte, così come di una sua peculiarità legata alla memoria. Nato in una famiglia di antiquari, sin da piccolo PANCONI ha raccontato quanto si divertisse a percorrere con gli occhi le screpolature della pittura o, per gioco, a cercare il nero dentro la mescola dei colori. Nell’intervista oltre il mestiere si indaga sul personaggio in grado di creare quella speciale ‘magia’ che conduce alla stima delle opere. Un attimo in cui la concentrazione fa il paio con tutto quel complesso sistema di ricordi e analisi, studi e cultura che portano al giudizio insindacabile. La capacità di attenzione e le qualità professionali sono il risvolto di una medaglia ben più complessa fatta da un disturbo dell’attenzione l’Adhd che ‘cancella la memoria ordinaria’ e che Nicoletti ha voluto approfondire con lo storico dell’arte ai microfoni di Radio24 la sua convivenza con questa speciale sindrome. “Se vi fosse un cassetto sempre chiuso, nel quale sono riposte le informazioni principali della mia vita, dalle date di nascita dei figli ai nomi degli amici e conoscenti. Un cassetto capriccioso che si apre inaspettatamente e indipendentemente dalla mia volontà, invece le immagini, quelle dei dipinti che ho potuto vedere di persona e sono decine di migliaia, sono tutte presenti nella mia mente, indimenticabili e scomponibili in particolari anche anatomici, come teste, occhi, mani e soprattutto conservo la memoria della quantità di nero che gli artisti hanno miscelato nei colori blu o scuri”, ha detto Tiziano Panconi.
Fonte: Adn Kronos, Roma, 3 marzo 2020